Il nostro Amministratore delegato parla in quest' intervista al quotidiano locale, di riutilizzo dei vuoti minerari in ottica di sostenibilità ambientale e anticipa l'accordo per ospitare le riserve di
Trentodoc.
Un piccolo estratto per capire il processo:
"Il sito delle miniere è per noi strategico perché da lì estraiamo la
dolomia, che usiamo per i nostri prodotti, ma anche perché si tratta di una cava essenziale, che vogliamo coltivare riducendo l’impatto ambientale. Analizzando l’impatto della nostra coltivazione con l’Università di Trento, è risultato che, grazie al riuso dei vuoti, la nostra produzione ha un
impatto inferiore del 75% rispetto ai prodotti dei concorrenti. Chi entra in quella miniera riutilizzandone gli spazi
risparmia molto in termini di costruzione e poi divide l’impatto complessivo con noi. Inoltre,
l’unicità tecnologica di questo sito è che si scava sulla base di un
progetto di riutilizzo, per una finalità ben precisa, quindi non solo per sfruttare una risorsa".
La rassegna stampa collegata:
QUI è possibile leggere tutto l'articolo del quotidiano L'Adige